tecnologia smart applicata ai telecomandi

Oggi vi parlerò dei telecomandi smart.

Sicuramente sarà capitato anche a voi di sentir nominare da qualcuno, o di leggere da qualche parte, di questi telecomandi smart: il nome potrebbe trarci in inganno, l’associazione di idee ci porterebbe a pensare a un telecomando magari universale per la TV e il DVD, o il decoder.

Ma sostanzialmente la realtà è molto vicina a questo concetto di telecomando, è smart: questa parola però dovrebbe portarci a pensare che la tecnologia smart è una tecnologia connessa, a un’applicazione, a un cellulare smartphone, e per ultimo, ma non in ordine di importanza, a un assistente virtuale (vedi i nostri amici Alexa, e Google).

Ma in cosa consiste questa soluzione tecnologica? Si tratta di un telecomando smart alimentato da un cavo USB connesso ad un alimentatore alla rete elettrica, o se serve a una Power bank, che è in grado di duplicare in maniera fedele, il telecomando del nostro condizionatore, TV, decoder, e tutto ciò che comporta l’utilizzo di un telecomando infrarossi. In pratica una piccola scatola ha sul bordino superiore una corona di proiettori infrarossi, in grado di sparare a 360° il comando che noi abbiamo dato: questo ci permette di utilizzare un dispositivo a distanza, o semplicemente con la voce attivando il comando specifico. di questi telecomandi smart, ne esistono di ogni marca, modello, e caratteristica tecnica: i più sofisticati sono applicati ai condizionatori; ne esistono alcuni in grado di registrare la temperatura e l’umidità, e con un’adeguata programmazione, accendere tale condizionatore in modo da gestire la temperatura in maniera ottimale. Inoltre, si può programmare un orario per l’attivazione in modo da poter accendere magari l’aria calda mezz’ora prima di arrivare a casa e trovare l’ambiente adatto con la temperatura impostata, o viceversa con la temperatura fredda.

Vi sono poi, quelli in grado di gestire anche le frequenze radio, nel caso di telecomandi per cancelli o per garage e quindi clonare questi ultimi e poter aprire a distanza il nostro cancello automatico, o il nostro box garage, semplicemente con un comando vocale o con il proprio smartphone! I telecomandi smart non hanno limiti di compatibilità: molto spesso riescono a gestire anche tecnologie obsolete; (ovviamente con qualche limite). L’importante è che il prodotto venga messo di fronte all’apparecchio da accendere o da gestire. Per quanto riguarda l’infrarosso, come ben sappiamo, è un fascio di luce e quindi se ha un ostacolo davanti non funziona; se si ha la possibilità di metterlo in un punto strategico un solo telecomando smart può gestire una TV, un condizionatore, un DVD e magari anche il decoder di sky…

Esistono diverse marche e modelli, con fasce di prezzo davvero ampie: si parte da circa 18 € per un modello standard, sino ai 100 € per il modello di cui parlavo prima a proposito dei condizionatori con termometro e idrometro. Tali telecomandi sono in grado di gestire anche altri dispositivi da me non citati (vedi impianti hi-fi) per allungare la lista degli esempi. Il loro sistema di installazione è molto semplice: una volta in possesso del dispositivo (magari acquistato online dal momento che questa tecnologia e molto più reperibile sui vari siti internet che nelle ferramenta sotto casa nostra) la maggior parte dei modelli hanno un codice QR da scansionare per scaricare l’app collegata, si scarica l’applicazione e, una volta collegato alla rete elettrica il telecomandino, (quasi tutti hanno un tasto di Recette per il Wi-Fi), si procede dall’app per l’abbinamento… In alcuni casi l’abbinamento può sembrare complicato perché purtroppo le applicazioni non sono sempre amichevoli con gli screen reader a noi familiari: in questo caso si può chiedere una mano a qualcuno oppure informarsi per una marca già conosciuta e accessibile tramite l’app; una volta fatto l’abbinamento, si va a selezionare il dispositivo da gestire (vedi TV per esempio) e poi la marca stessa della nostra TV. Fatto questo si potrà provare il telecomando dallo smartphone e vedere se accende/spegne, o se cambia canale. In pratica è una progettazione di sistema domotica molto semplice, non permanente e in grado di applicarsi a quello che in casa già abbiamo. Si può connettere un condizionatore magari non proprio nuovissimo, gestirlo con la voce o dall’App senza sostituirlo con uno più moderno connesso, oppure gestire la nostra TV senza connetterla o magari senza che sia smart… Se avete bisogno di conoscere qualche marchio specifico di questa nuova tecnologia ci potete scrivere.

Ovviamente questo consiglio vale anche per altri dispositivi: diciamo che questa tecnologia è molto semplice e molto diffusa, e dai test che abbiamo effettuato già tante marche hanno dei buoni risultati! Inoltre, nell’eventualità in cui nell’elenco delle marche non sia disponibile il nostro apparecchio, una volta effettuata la configurazione, non dobbiamo perderci d’animo, in quanto tutti i telecomandi smart sono in grado di riconoscere le frequenze dei telecomandi normali Quindi andare nell’App, selezionare la modalità clona “ovviamente dipende dalla marca e modello”, dopodiché puntare il telecomando originale sul dispositivo smart, e acquisendo la frequenza creare una copia. Mi duole ricordare però che in questa fase di clonazione è necessario avere supporto di una persona vedente in quanto i tasti del proprio telecomando vanno clonati ed etichettati con l’esatta identità, altrimenti si potrebbe creare un po’ di confusione all’apparecchio: magari quando si dice al nostro assistente virtuale imposta aria fredda parte l’aria calda, cosa che non è proprio piacevole in piena estate! Il mio consiglio è quello di chiedere quante più informazioni potete, e se siete interessati, non fermatevi al primo esemplare economico, ma scegliete un prodotto spendendo magari qualche euro in più con caratteristiche superiori in grado di assicurarci un’ottima gestione dei nostri apparecchi domestici non smart e renderli appunto connessi smart domotici, accessibili!