Scacchi, sì, ci giocano anche i disabili visivi

Regina nera

In questo articolo vogliamo illustrare questo storico gioco e le modalità che hanno i non vedenti per poter svolgere questa attività ludica.

Lo Staff di NV ringrazia Lucia per la collaborazione.

SCACCHI, anche per i non vedenti.

L’IMPORTANZA DEL GIOCO DEGLI SCACCHI

La scacchiera con gli scacchi

Gli scacchi, che gioco affascinante! Se si pensa che con 16 pezzi e 64 caselle per ogni giocatore vi sono infinite possibilità di movimento.

Per alcuni è solo un passatempo, per altri un’equazione da risolvere, per altri è solo il gioco per eccellenza, che va oltre l’aspetto ludico e ricreativo, è uno sport, un’arte!

Gli scacchi affascinano da sempre donne e uomini di ogni età e provenienza. Anche la letteratura, la pittura, il cinema insomma ogni campo artistico è stato sedotto da questo straordinario e complesso gioco. Gli scacchi sono arrivati a noi grazie agli arabi, ma sono stati inventati in India.

IL NOME

La scacchiera vuota

Il nome scacchi ha origini persiane derivando dalla parola Shah (Re), scacco matto viene invece dalla parola Shah mat (Re sconfitto).

Questa nobile arte è ormai da tempo considerata molto più che un semplice passatempo, basti pensare che l’ONU annovera il gioco degli scacchi fra le attività in grado di cambiare le prospettive, i pregiudizi e i comportamenti, nonché di ispirare le persone, ad abbattere le barriere raziali e politiche, combattere la discriminazione, stemperare i conflitti e di conseguenza contribuire a promuovere l’educazione, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, l’inclusione e la salute a livello locale, regionale e internazionale.

BENEFICI

Cavallo bianco

I benefici del gioco degli scacchi sono molteplici, essi infatti favoriscono il potenziamento di diverse competenze e abilità.

Il movimento dei pezzi legato a regole geometriche fa subito pensare che gli unici vantaggi che si possano avere dalla pratica costante di questo sport siano quelli di sviluppare il pensiero e le abilità di calcolo; tuttavia, questo è solo uno degli aspetti positivi di questo gioco dalle innumerevoli sfaccettature. Prima di muovere un pezzo la giocatrice o il giocatore deve osservare la scacchiera, la posizione dei pezzi e deve valutare la mossa appena fatta dall’avversario. Quando muove un pezzo deve prevedere cosa farà l’altro, tutto questo porta ad un rafforzamento delle capacità di osservazione, riflessione, memorizzazione, astrazione, previsione e decisione.

Man mano che si imparano nuove strategie da mettere in pratica si rinforzano le competenze e la memoria. 

Studiare strategie codificate permette inoltre di acquisire un metodo di indagine ed analisi.

A tutto questo si aggiunge la necessità di sviluppare attitudini psicologiche di creatività e fantasia necessarie alla risoluzione dei problemi che si devono affrontare durante una partita.

Per ultimo, ma non per importanza, permette di consolidare e potenziare il controllo emozionale e migliorare l’autostima. 

Parità

Torre nera

Il gioco degli scacchi è uno sport che promuove la parità di genere, in quanto non ci sono disparità legati alla forza e prestanza fisica.

Gli scacchi sono davvero uno sport per tutti e per ogni età. Ciascuno può trarne assoluti benefici psicologici, emotivi e sociali.

Il Parlamento europeo, in considerazione del fatto che il gioco degli scacchi sia accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale e che possa contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze e che possa migliorare negli stessi la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e sviluppare il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali e possano insegnare determinazione, motivazione e spirito sportivo, attraverso la sua Dichiarazione del 15 marzo 2012 invita la Commissione e gli Stati membri a incoraggiare l’introduzione del programma «Scacchi a scuola» nei sistemi d’istruzione degli Stati membri.

Tale gioco, infatti, è strettamente legato a varie e importantissime discipline scolastiche come la matematica, la geometria, la letteratura, la storia etc.

Negli anziani, gli scacchi concorrono a rallentare l’invecchiamento cognitivo e a frenare le malattie degenerative come l’Alzheimer.

Rappresentano una bella ginnastica mentale perché impegnano diverse aree del cervello prevenendo la senescenza e il decadimento mentale.

Possono essere considerati, quindi, dei validi supporti cognitivi, emotivi e sociali.

Scacchi e Disabilità

Regina bianca

Molte sono le persone con disabilità che praticano questo sport anche solo a livello amatoriale. Qualsiasi persona con disabilità fisica, grazie a particolari accorgimenti previsti dal regolamento, può partecipare a un regolare torneo di scacchi.

La particolarità di questo gioco è che si può giocare ad armi pari, infatti, concorre ad annullare le differenze.

Gli scacchi è uno dei pochissimi giochi nel quale una persona non vedente, in modo relativamente facile, può confrontarsi alla pari con le persone vedenti.

A questo scopo viene utilizzata una scacchiera che ha le case nere leggermente rialzate rispetto alle case bianche, mentre per riconoscere i pezzi, quelli neri sono sormontati da una capocchia di un piccolo chiodino e possono essere toccati, ma non spostati prima di annunciare la mossa.

Le scacchiere possono essere magnetiche o a pioli.

Questo gioco ha una forte valenza positiva per chi non vede, essendo un importante elemento di socializzazione ed integrazione.

Proprio per promuoverne la diffusione, per coinvolgere quante più persone possibili, per facilitare gli incontri, sia in presenza sia distanza, e per promuovere l’integrazione fra le persone a livello nazionale e internazionale sono nate diverse associazioni scacchistiche per le persone con disa  bilità. Queste ultime, anche grazie alla tecnologia possono interagire fra loro organizzando tornei di scacchi tramite le varie piattaforme web.

Negli ultimi anni questo gioco si è sviluppato notevolmente anche per merito della recente produzione televisiva “la Regina degli Scacchi” che ha conquistato il pubblico facendo conoscere ed apprezzare questo straordinario gioco.

Infatti, molte sono le persone che hanno iniziato a giocare a scacchi incrementando così le vendite delle scacchiere e il lavoro per tanti maestri.

Per celebrare questo antichissimo gioco è stata istituita la giornata mondiale che ricorre il 20 luglio. Si spera quindi di festeggiarlo ogni anno essendo sempre più numerosi.

Carmina Martire e Lucia Micocci.

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